Soia, mandorla, riso, avena sono alcuni degli ingredienti più utilizzati nelle bevande vegetali, spesso descritti come prodotti più salutari rispetto al latte vaccino. Ma è davvero così?
Alternative vegetali al latte sono sempre più presenti sulle tavole degli italiani e le motivazioni che spingono i consumatori a preferire tali bevande rispetto al più comune latte vaccino sono molteplici; è importante conoscerle e soprattutto confrontare ciò che il mercato offre per essere consumatori informati e consapevoli. Per prima cosa: attenzione al nome! È possibile definire “latte” solo la bevanda che deriva dalla mungitura della bovina, mentre per quanto riguarda gli altri latti di origine animale è necessario indicare la specie da cui viene prodotto, come avviene ad esempio per il “latte di capra” o il “latte d’asina”.
Perché si scelgono bevande vegetali?
Le motivazioni alla base della decisione che porta sempre più persone a passare al consumo di bevande vegetali sono diverse.Dal punto di vista della salute esistono alcune condizioni, come l’allergia alle proteine del latte o l’intolleranza al lattosio, che necessitano obbligatoriamente della scelta di un prodotto diverso dal latte vaccino, anche se, quando si tratta di intolleranza al lattosio, è possibile optare per un latte delattosato, ovvero un latte trattato con particolari tecniche alimentari che consentono di rimuovere il lattosio. La salute però non è l’unica ragione che spinge alla scelta del consumo di bevande vegetali. Anche motivazioni etiche o religiose possono portare a rinunciare al consumo di latte. In Italia sono infatti in aumento le persone che si avvicinano ad un’alimentazione vegetariana o vegana (nel 2023 erano circa il 6,6% della popolazione) che prevede l’eliminazione parziale o totale degli alimenti di origine animale. In particolare, i giovani sono sempre più attenti al benessere animale e alle conseguenze ambientali degli allevamenti intensivi, pertanto ogni anno aumenta la richiesta di alimenti di origine vegetale, la cui produzione comporta un minor impatto ambientale. Tra i prodotti più consumati rientrano proprio queste tipologie di bevande, come viene confermato anche dai dati di mercato, che registrano un incremento importante delle vendite di circa +7% dal 2021 al 2022 (dato Atlante 2023).
Cosa offre il mercato?
Il mercato negli ultimi anni si sta adeguando a queste nuove richieste, aumentando notevolmente l’offerta di bevande vegetali per i consumatori, che possono quindi scegliere tra diverse proposte, alcune delle quali con caratteristiche organolettiche molto simili a quelle del latte vaccino. Una caratteristica che accomuna la composizione di queste bevande è l’assenza di grassi di origine animale, in quanto tutti i prodotti derivano dalla lavorazione di legumi (es. soia), cereali (es. riso) o frutta secca (es. mandorle). In generale, sono ricche in zuccheri semplici, e spesso sono dolcificate con zucchero aggiunto. Inoltre, alcune sono addizionate con nutrienti tipici del latte vaccino, come calcio, vitamina D e B12.
L’importanza di un consumo più consapevole
La dieta mediterranea, che promuove un’alimentazione varia ed equilibrata, può prevedere anche il consumo di bevande vegetali, sia per necessità di salute che per scelta etica, ma è fondamentale che il consumatore impari a scegliere i prodotti verificandone con attenzione gli ingredienti e consultando l’etichetta nutrizionale. Tuttavia, pensare che queste bevande, essendo vegetali, si possano consumare tranquillamente in grandi quantità, sarebbe un errore nutrizionale che potrebbe portare ad un consumo eccessivo di alcuni nutrienti, in particolare gli zuccheri semplici.