Capelli sotto assedio

Il rientro dalle vacanze e l’inizio della scuola potrebbero essere disturbati dalla diffusione di pidocchi, un problema fastidioso ma che, con tempestività, si può risolvere “alla radice”.

Durante le vacanze aumentano le occasioni di socialità:
i bambini spesso partecipano a campi estivi, soggiorni in campeggi
o viaggi con amici e familiari, dove le condizioni di affollamento
possono facilmente favorire la trasmissione di questi parassiti.
La vicinanza costante e il contatto frequente tra i bambini creano un
ambiente ideale per i pidocchi, che possono passare facilmente da una testolina all’altra.
Con il ritorno a scuola la situazione può peggiorare ulteriormente:
le aule piene, i momenti di gioco e le attività di gruppo amplificano
le opportunità di contagio. Anche il semplice scambio di cappelli,
pettini o accessori per capelli può contribuire alla diffusione dei pidocchi. È quindi importante adottare alcune precauzioni per prevenire e gestire questo problema comune, ma fastidioso.

Iniziamo a conoscerli

Scientificamente noti come Pediculus humanus capitis, i pidocchi sono piccoli insetti (2-3 mm) di colore grigio/marrone che infestano
e vivono esclusivamente sul cuoio capelluto umano. Le femmine
depongono le uova, chiamate lendini, alla base del capello, dove
circa in 7-10 giorni si schiudono, liberando le ninfe, che in meno di
due settimane diventano pidocchi adulti. Questi insetti si nutrono
del sangue umano e si diffondono principalmente attraverso il contatto diretto tra persone. Possono provocare un fastidioso prurito, generando imbarazzo.

I trattamenti
Quando si nota la presenza di pidocchi sul cuoio capelluto bisogna
utilizzare prodotti contenenti antiparassitari specifici, che agiscano
possibilmente sia sulle uova sia sui pidocchi adulti.
Le piretrine e i loro derivati sintetici (es. fenotrina) sono i trattamenti antiparassitari più utilizzati: agiscono paralizzando e uccidendo questi insetti e spesso sono combinati con butossido di piperonile per aumentarne l’efficacia.
Sono prodotti sicuri, tuttavia con il tempo i pidocchi hanno sviluppato una resistenza che ha portato alla progressiva riduzione della loro efficacia.
Altri attivi presenti nei prodotti in commercio sono il malathion,
un insetticida in grado di uccidere sia i pidocchi adulti che le uova, e
il dimeticone, che ha un’azione di tipo fisico (agisce avvolgendo il pidocchio, soffocandolo) e per questo sembra provocare meno resistenze e irritazioni locali rispetto ai trattamenti chimici.

Come iniziare il trattamento?
In farmacia sono disponibili prodotti sotto forma di gel, lozioni, emulsioni, polvere e shampoo, da utilizzare sempre con lo specifico
pettine a denti stretti.
Il prodotto antiparassitario va applicato uniformemente sul cuoio
capelluto e per tutta la lunghezza dei capelli, senza bagnarli, lasciandolo agire in base ai tempi indicati sulle confezioni.
I capelli vanno poi divisi in ciocche e pettinati
con l’apposito pettine in modo da favorire il distacco
delle lendini; quelle più resistenti vanno staccate manualmente, ponendo molta attenzione alla zona dietro le orecchie e all’attaccatura dei capelli.
È consigliabile ripetere il trattamento a distanza di una settimana,
in modo da eliminare gli eventuali pidocchi nati dalle lendini sopravvissute al primo trattamento.

Cosa si può fare in prevenzione?
Anche se la trasmissione avviene prevalentemente per contatto diretto (con la testa), a scopo precauzionale è opportuno trattare
gli indumenti utilizzati mettendoli in lavatrice a 60° e poi in asciugatrice per almeno 10 minuti alla massima temperatura. I vestiti che non possono essere trattati ad alte temperature e gli oggetti che non possono essere lavati vanno chiusi in sacchetti di plastica per almeno due settimane, per far sì che i pidocchi rimasti muoiano per mancanza di nutrimento.
Utilizzare prodotti antiparassitari a scopo precauzionale non è consigliato poiché, oltre ad essere efficaci solo in presenza del parassita, potrebbero causare irritazioni alla cute. Anche l’utilità degli shampoo preventivi, con il fine di creare un ambiente sfavorevole all’insediamento dei pidocchi, non è documentata;
tuttavia, possono essere utilizzati a condizione di non abbandonare
la buona norma di ispezionare periodicamente i capelli
dei bambini e dei soggetti che frequentano comunità affollate.
È importante informare la scuola e gli altri genitori, in modo che
possano adottare misure preventive e trattare tempestivamente
eventuali casi.

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