Nel numero precedente di Sani&inForma abbiamo indagato
meglio le cosi dette dipendenze digitali , ovvero l’uso
smodato delle nuove tecnologie, quali internet, social media e videogiochi che può determinare conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica di bambini e adolescenti. Se questo fenomeno,
relativamente recente, ha catturato l’attenzione dei media nell’ultimo
periodo, non bisogna sottovalutare i fenomeni di dipendenza
più noti, quali il fumo e il consumo di alcol. Questi comportamenti
continuano ad essere profondamente radicati nelle abitudini dei
giovani, sia come forma di integrazione sociale, sia come meccanismi
di reazione individuale allo stress o all’ansia.
I numeri
I dati più aggiornati arrivano dal progetto ESPAD Italia ( European
School Survey Project on Alcohol and other Drugs), una ricerca sulle
abitudini a consumare alcol, tabacco e sostanze psicotrope, da parte
degli studenti e delle studentesse di età compresa fra i 15 e i 19 anni. In Italia la ricerca è a cura del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR), si inserisce nell’omonimo progetto europeo, a cui partecipano 35 Paesi, e che consente di rilevare importanti informazioni sulle abitudini dei più giovani e sull’efficacia degli interventi di prevenzione.
Un dato positivo, per quanto limitato nel tempo, è il leggero calo dei
consumi di tutte le droghe, a partire dal consumo di cannabis che,
pur mantenendo il primato tra le sostanze illecite, risulta più basso rispetto al passato. A fronte di questa generale contrazione dei consumi illegali si affaccia con maggiore evidenza la diffusione di sostanze sintetiche, in particolare le cosiddette Nuove Sostanze
Psicoattive (NPS) che preoccupano perché sono relativamente semplici ed economiche da produrre e, dal punto di vista chimico, molto eterogenee e quindi difficili da classificare.
Per quanto riguarda i prodotti legali, alcol e tabacco, i consumi rimangono stabili ed equiparabili tra maschi e femmine.
L’alcol rappresenta la sostanza psicoattiva di più comune utilizzo
tra i minorenni che, mediamente, ne fanno uso per la prima volta a
14 anni o meno. La grande maggioranza dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni riferisce di aver consumato alcol e circa 4 su 10 dichiarano di essersi ubriacati almeno una volta nella vita. Se culturalmente il consumo è sempre stato legato a vino e birra, le preferenze dei giovanissimi si stanno modificando e vedono crescere superalcolici e alcol pre-mixati tra le scelte di consumo.
Per quanto riguarda il consumo di tabacco si registra una complessiva…