Il microbiota intestinale

A cura dott.sse Alessandra Palomba e Chiara Pellacani (SIAN – AUSL RE)

LA SALUTE passa attraverso l’intestino!

Oltre mille miliardi di batteri, virus, funghi e protozoi, per un peso complessivo di  circa un chilogrammo e mezzo, popolano il tratto digerente del corpo umano, in particolare l’intestino. È il microbiota intestinale, da cui, secondo ricerche recenti, sembra dipendere il nostro benessere. 

Il legame tra l’uomo e i microrganismi che popolano il suo intestino è frutto di numerosi processi evolutivi che hanno favorito il generarsi di una condizione di reciproco vantaggio. Infatti, se l’uomo fornisce le sostanze nutritive, i microrganismi svolgono funzioni fisiologiche, metaboliche e immunologiche indispensabili per mantenere uno stato di benessere fisico e mentale.

Un equilibrio delicato…

Quando il microbiota intestinale si trova in una condizione di equilibrio si parla di “eubiosi”, quando invece questo equilibrio è alterato si parla di “disbiosi“. La disbiosi è una condizione che i medici hanno riscontrato in molte malattie come l’obesità, le malattie infiammatorie intestinali e altre patologie apparentemente non correlate all’apparato intestinale come quelle immunologiche e metaboliche.

Quali funzioni svolge il microbiota?

Le funzioni svolte dal microbiota sono diverse e possono essere metaboliche (produzione di vitamina K e B12; sintesi di aminoacidi; trasformazione degli acidi biliari; produzione degli acidi grassi a catena corta; sintesi di enzimi; controllo della proliferazione delle cellule), strutturali (sviluppo dei villi intestinali e delle cellule epiteliali dell’intestino che partecipano alla costituzione della barriera epiteliale; sviluppo del sistema immune dell’intestino) e protettive (contrasto delle infezioni da parte di batteri patogeni).

Negli ultimi 20 anni sono stati evidenziati gli effetti che le sostanze prodotte dal microbiota intestinale hanno non solo sull’apparato digerente, ma anche su quello cardiovascolare, endocrino-metabolico e sul sistema nervoso centrale e periferico.           
A livello dell’apparato digestivo, i prodotti del microbiota sono assorbiti dall’intestino e raggiungono il fegato. Questo implica che, se il microbiota si trova in uno stato di disbiosi (squilibrio), tali sostanze possono essere tossiche e provocare danni al fegato con accumulo di grasso e infiammazione.   
Le sostanze prodotte dal microbiota giungono anche al sistema nervoso centrale: oggi ci sono evidenze sempre maggiori che suggeriscono l’influenza dei prodotti del microbiota sul tono dell’umore e su alcuni comportamenti istintivi.          
Infine, le influenze del microbiota sull’apparato cardiovascolare sono legate alla sua capacità di agire sui principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari rappresentate dall’aumento dei grassi nel sangue (iperlipidemia), dal diabete di tipo 2 e dall’aterosclerosi.

Dieta mediterranea: il giusto nutrimento per il tuo microbiota!

Tra i fattori responsabili della modifica della composizione del microbiota intestinale c’è l’alimentazione. La dieta mediterranea è un ottimo esempio di dieta equilibrata. Infatti, oltre a garantire un apporto adeguato di nutrienti, alcuni alimenti contengono sostanze non digeribili con effetto benefico sul microbiota intestinale (prebiotici), che favoriscono la crescita e l’attività di uno o più batteri presenti nell’intestino. Tra questi cibi naturali troviamo le verdure (in particolare la cicoria, i carciofi e gli asparagi) il grano, l’avena, la soia, le banane, la cipolla, l’aglio, il porro e il miele.

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